Verso il lavoro - Progetto 2002/03

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Indagine per l'aggiornamento e l'implementazione della banca dati relativa alle piccole aziende del territorio di riferimento

  •  creare e tenere vive banche dati relative alle risorse del territorio;
  •  attivare una dinamica di partecipazione allargata per l'individuazione e l'integrazione delle risorse


In opposizione ad un'ottica di risposta all'emergenza (cioè intervenire sui singoli casi mano a mano che si presentano), costruire una Banca Dati significa, partendo anche da una necessità contingente, progettare azioni in grado di evidenziare le risorse di un contesto e di favorirne un'organizzazione efficace nel tempo.


Nel biennio 1996/98 il CDI ha progettato, costruito ed attivato una BD relativa alla disponibilità di piccole aziende ed esercizi pubblici e commerciali del territorio (Bazzano, Crespellano e Monteveglio) per la realizzazione di percorsi lavorativi come borse lavoro o stage a favore di persone in situazione di handicap e di disagio.


Nel 2002 il CDI ha avviato l'aggiornamento di tale BD allo scopo di evitare l'impoverimento e la svalorizzazione nel tempo delle risorse che essa offre; l'indagine è stata condotta secondo il disegno di ricerca riportato nella tabella 1.
Durante l'indagine sono state contattate 217 aziende: dalla tabella 2 si può evincere la distribuzione delle aziende in base alla tipologia di attività e all'ambito territoriale. Tra queste sono state raccolte 32 dichiarazioni di disponibilità all'esperienza di integrazione lavorativa, di cui 9 sono le nuove disponibilità e 23 sono le disponibilità riconfermate tra le 40 emerse nel corso della precedente indagine.


Con i titolari delle aziende disponibili si è proceduto all'individuazione dei compiti da affidare alle persone da inserire:


  • attività accessorie di tipo esecutivo (manutenzione giardino, saldatura piccoli oggetti, pulizie, ecc.);
  • attività connesse ad uno specifico ruolo (segretariato, apprendistato, centralinista);
  • attività di controllo/regolazione (quantità, scadenza, fattura merce).


Per quanto riguarda l'orario di lavoro sono state concordate tre diverse soluzioni:


1) una disponibilità massima pari alla normale settimana lavorativa (da venti a quaranta ore);

2) una disponibilità specifica e ben definita (da uno a tre giorni alla settimana per qualche ora al giorno);

3) una disponibilità minima, ma flessibile in base alle reciproche esigenze.


Rilevare anche le disponibilità minime ha offerto ed offre l'opportunità di combinare più situazioni, in modo da costruire percorsi diversificati, favorendo il contatto e la conoscenza di differenti attività e ambienti di lavoro.