Mettersi alla ricerca ... per favorire l'integrazione

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Ricerca svolta negli anni 1996/1998

Il Comune di Crespellano, il Centro di Documentazione per l'Integrazione e l'Associazione Volhand - in collaborazione con i Comuni di Bazzano e Monteveglio - hanno istituito nel 1995 una Borsa di Studio biennale, coordinata dal C.D.I., mirata a ricercare e raccogliere disponibilità all'integrazione al lavoro tra:

1. le aziende non soggette all'obbligo di assunzione di invalidi;

2. gli esercizi pubblici e commerciali dei Comuni di Bazzano, Crespellano e Monteveglio.

La disponibilità richiesta non riguardava e non riguarda l'assunzione a tempo pieno, nè l'adempimento di un obbligo di legge, bensì la collaborazione a costruire dei percorsi lavorativi (anche a partire da orari ridotti, sia nell'arco della giornata sia nell'arco della settimana), per non escludere dal mondo del lavoro individui che, con ritmi e tempi "personalizzati"., possono lavorare. La convinzione è che sia possibile dare risposte soddisfacenti alla domanda di integrazione collegando tra loro diverse istituzioni e competenze: Enti Locali, Associazioni di categoria, Associazioni di volontariato, Imprese del territorio.

Una volta individuato il problema di partenza e formulata l'ipotesi progettuale, fu definito il disegno di ricerca e, quindi, la metodologia, gli strumenti ed il campo di indagine (vedi sotto).

La prima fase della ricerca ha permesso di individuare venti aziende e ventidue esercizi disponibili all'integrazione al lavoro di persone in situazione di handicap tra le ditte artigianali, le piccole imprese e gli esercizi commerciali e pubblici contattati.
Sulla base delle disponibilità raccolte è stata predisposta una Banca Dati che gestisce i dati e le informazioni raccolte, a cui è possibile accedere su richiesta.

La seconda fase della ricerca ha previsto e prevede tuttora l'individuazione di quelle persone in situazione di handicap, conosciute nel territorio di riferimento, disponibili e compatibili con le posizioni offerte dalle aziende o esercizi, al fine di realizzare il percorso lavorativo.

A tale scopo si è ritenuto indispensabile costituire un gruppo di lavoro allargato che mensilmente si riunisse per la discussione, la definizione e l'avviamento dei progetti di lavoro. Tale gruppo è composto dall'Équipe di Ricerca, dalle Assistenti Sociali dei tre Comuni e dall'operatore dell'Azienda U.S.L..

Nella prospettiva di una definizione dei ruoli e delle competenze reciproche e di una condivisione delle rispettive risorse e professionalità si è proceduto alla stesura di un documento relativo all'organizzazione, attività e modalità di collaborazione del Gruppo di Lavoro.
Concludendo, è opportuno precisare che ogni percorso lavorativo ha avuto conseguenze e risultati differenti che, per essere compresi, devono essere rapportati al momento e al contesto in cui è stato realizzato il percorso e al vissuto di ciascun cittadino in situazione di handicap o di disagio. Ad esempio, per alcuni - dopo l'esperienza - è stato possibile il passaggio e l'assunzione (mediante il collocamento obbligatorio) in un'azienda medio-grande oppure per altri tale esperienza ha rappresentato un'occasione per acquisire un ruolo sociale attivo e costruirsi un'identità più accettabile.


PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA RICERCA

Durata della ricerca: da ottobre 1996 a settembre 1998;

Equipè di ricerca:

ricercatore: Agnese Caroli, operatrice del C.D.I.

coordinatore: M.Luisa Zaghi, resp. C.D.I.

supervisore: Prof. Andrea Canevaro (Università di Bologna)

referente amministrativo: responsabile del Quarto Settore del Comune di Crespellano

Committenza: Comuni di Bazzano, Crespellano e Monteveglio, il C.D.I. Centro di documentazione per l'integrazione e l'Associazione Volhand.

Ambito territoriale: Comuni di Bazzano, Crespellano e Monteveglio;

Unità d'analisi: aziende (non soggette al collocamento obbligatorio), esercizi pubblici e commercial.

Metodologia:

1^ fase: indagine sul campo per l'individuazione delle disponibilità.

2^ fase: individuazione di persone in situazione di handicap disponibili e compatibili con le posizioni offerte dalle aziende o esercizi, al fine di realizzare il progetto lavorativo.


Strumenti:

1. lettera di presentazione;

2. questionario per il rilevamento delle disponibilità;

3. strumento per definire le abilità e competenze della persona con handicap e le difficoltà legate al deficit;

4. scheda di verifica del percorso lavorativo.


Obiettivi:

1. costruzione di una mappa informativa relativa alle disponibilità potenziali del territorio per l'integrazione al lavoro;

2. creazione di un nuovo tessuto di relazioni tra Enti Locali, C.D.I., Associazioni di categoria, Esercizi ed Aziende del territorio;

3. costruzione di percorsi di lavoro integrati e guidati per persone con handicap.