L'apparato uditivo
L'orecchio "è la parte del corpo umano deputata alla ricezione dei suoni (funzione uditiva); esso tuttavia svolge un'altro compito importante, quale quello di concorrere al mantenimento, insieme ad altri apparati, dell'equilibrio. Dal punto di vista anatomico l'orecchio può essere suddiviso in tre parti: orecchio esterno, medio, interno" (L.Barone,G.Fanelli, A.M.Franco, A.Magrini, D.Marcotullio, G.Prato, 1996, p.29).
Orecchio esterno:
L' orecchio esterno è costituito dalla parte visibile dell'orecchio, ovvero dal padiglione auricolare e da un canale detto, condotto uditivo esterno, che termina con la membrana timpanica.
1. Cona;
2. Navicolare;
3. Elice;
4. Fossetta navicolare;
5. Radice dell'elice;
6. Antitrango;
7. Conca dell'elice;
8. Incavo della conca;
9. Trango;
10. Solco anteriore dell'orecchio.
Orecchio medio:
Dalla membrana timpanica si passa all'orecchio medio che comprende: tromba di Eustachio, cassa del timpano, cellule mastoidee.
Sezione vertico-trasversale dell'orecchio:
1. Elice;
2. Fossetta navicolare;
3. Antelice;
4. Conca;
5. Antitrango;
6. Canale acustico;
7. Sezione del lobo;
8. Squama temporale;
9. Mastoide;
10. Cavità mastoidee;
11. Catena degli ossicini;
12. Platina della staffa nella finestra ovale;
13. Cassa timpanica;
14. Membrana del timpano.
Orecchio interno:
L'orecchio interno è situato più internamente rispetto l'orecchio medio e comprende il labirinto osseo ed il labirinto membranoso. Il labirinto osseo è formato, da una cavità centrale (vestibolo), da tre canali semicircolari ossei e da un condotto osseo a forma di spirale (chiocciola o coclea). Il labirinto membranoso è contenuto nel labirinto osseo.
Labirinto membranoso ed origine dei nervi cocleare e vestibolare:
1. Canali semicircolari;
2. Gangli vestibolari superiore ed inferiore;
3. Nervo vestibolare;
4. Nervo facciale;
5. Nervo cocleare;
6. Chiocciola;
7. Gangli cocleari;
9. Utricolo.
Nella chiocciola, struttura posta nell'orecchio interno, vi sono cellule sensoriali capaci di trasformare le vibrazioni sonore trasmesse dall'orecchio esterno (padiglione auricolare, condotto uditivo esterno e membrana del timpano) e dall'orecchio medio (cassa timpanica e catena ossiculare) in impulsi nervosi che arrivano al cervello nella zona temporale; le cellule della corteccia cerebrale trasformano l'impulso nervoso in sensazione uditiva.
Fisiologia dell'apparato uditivo: percezione, trasmissione e conduzione del suono
"L' orecchio è un trasformatore di energia, che fa passare le onde sonore da un mezzo aereo a un mezzo liquido" (La Rousse, 1994, p.595). Il padiglione auricolare ha la funzione di captare e convogliare le onde sonore verso il condotto uditivo; questo svolge il compito di amplificare le onde verso la membrana timpanica. La membrana viene colpita e si mette in vibrazione, producendo a sua volta la vibrazione della catena degli ossicini dell'orecchio medio. Questa meccanica vibratoria si trasmette alla platina della staffa, il cui movimento sposta i liquidi dell'orecchio interno, eccitando le cellule sensoriali dell'organo delle Corti. Quest'ultimo trasforma l'energia meccanica in energia nervosa. (L.Barone,G.Fanelli, A.M.Franco, A.Magrini, D.Marcotullio, G.Prato,1996) (Robert E. Rothenberg, M.D., F.A.C.S., 1987)(La Rousse, 1994). "Lo stimolo nervoso percorre quindi, il nervo cocleare e le vie cocleari centrali e va ad impressionare i centri nervosi temporali destro e sinistro. A livello della corteccia lo stimolo nervoso si trasforma in sensazione cosciente del suono" (La Rousse, 1994, p.595).
Perchè la trasmissione dei suoni avvenga normalmente occorre:
- che il timpano e la catena degli ossicini siano intatti;
- che la cassa sia normalmente areata dalla tromba di Eustachio, mantenendo una pressione identica a quella che esiste sulla faccia esterna del timpano;
- che i muscoli degli ossicini abbiano una funzione normale di protezione dell'orecchio interno contro i suoni intensi;
- che le finestre, ovale e rotonda, siano anatomicamente e funzionalmente integre.
Livelli di perdita uditiva e conseguenze linguistiche
Audizione normale(sotto 20 db): Nessuna difficoltà nella percezione delle parole. Sui 20 db (di perdita) cattiva discriminazione delle parole in ambiente rumoroso.
Deficit lieve (da 20 a 40 db): Gli elementi del discorso non sono tutti identificati. Si afferra la parte essenziale del discorso, ma non la struttura completa. Possibili errori di pronuncia.
Deficit medio (da 40 a 70 db): Si comprendono solo i frammenti di un discorso. Difficoltà ad afferrare la struttura del linguaggio. Scarsa espressione verbale e con parole deformate.
Sordità grave (da 70 a 90 db): Si afferra solo la parola di forte intensità e non la struttura della frase.Sordità profonda(superiore a 90 db)Non si sente alcuna parola. Gravemente compromesso lo sviluppo del linguaggio verbale.